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Classificazione

Tutti i pesci vengono classificati in base a: specie, ordine, genere, famiglia.
I pesci si suddividono in cartilaginei e ossei, iniziamo distinguere gli Ordini dei pesci cartilaginei che sono ben pochi e poveri di pesci.

Pesci Cartilaginei

Squaliformi: come dice il nome stesso comprendono squali, gattucci, e si distinguono per la forma del corpo che è quasi sempre fusiforme.

Raiformi: qui il corpo è sempre depresso, e rappresentante tipico, che da anche il nome all'Ordine è la razza; anche i varii pesce sega, pesce violino e le torpedini appartengono a questo ordine.

Chemiriformi: unico rappresentante è la Chimera, animale degli Olocefali, unico rappresentante vivente del Mediterraneo.

Classifichiamo ora i pesci Ossei, che hanno un numero maggiore di Ordini, molti dei quali rappresentati da un enorme numero di animali.

Pesci Ossei

Acipensiriformi: è quieto l'ordine dei ben noti storioni, la cui caratteristica è quella
di avere lo scheletro quasi totalmente cartilagineo; la pelle è spesso rivestita da un certo numero di grosse placche ossee. Anche la pinna caudale, eterocerca, ha caratteristiche che ricordano i pesci cartilaginei.

Clupeiformi: da qui cominciano i veri pesci ossei, il capitolo dei teleostei. Pesci per lo più marini, ma non mancano rappresentanti di acqua dolce. Fanno parte di quest'ordine la sardina, l'agone, la cheppia.

Salmoniformi: In trattati anche abbastanza recenti questo ordine è considerato facente parte dei Clupeiformi, solo come sottordine. Appartengono ai Salmoniformi le trote, il salmerino, il temolo ed il luccio.

Iniomi: questi pesci sono rappresentati da specie marine, molte delle quali abissali, e spessissimo sono provvisti da fotofori.

Cipriniformi: quasi tutti d'acqua dolce comprendono pesci come: carpa, cavedano, barbo etc. La caratteristica dell'ordine e quella di possedere il cosiddetto apparato weberiano, una specie di piccole ossa colleganti la vescica gassosa con il labirinto.

Siluriformi: unico rappresentante italiano, non indigeno, è il ben noto pesce gatto.
Anche qui è presente il gruppo di ossa weberiane, per cui quest'ordine è spesso inteso come sottordine del precedente.

Notocantiformi: è questo un gruppo di piccoli pesci, rappresentato da un ristretto numero di specie, due soltanto italiane. Il corpo assottigliato all'indietro, finisce a punta, ed il muso è sporgente.

Ateriniformi: appartengono a quest'Ordine l'Aguglia ed i pesci volanti; spesso, come nell'Aguglia, il muso è sporgente come un rostro. Anche il comune Latterino si fa appartenere a quest'Ordine.

Gadidiformi: qui la pinna caudale è gefirocerca, cioè a struttura completamente simmetrica. ne fanno parte un discreto numero di pesci fra cui il Merluzzo, il Nasello e la Bottatrice. Oltre alla caratteristica caudale i Gadidiformi sono fisoclisti: la vescica gassosa è completamente chiusa e non è in comunicazione con l'esofago.

Gasterosteiformi: comprende tre famiglie a cui fanno capo lo spinarello, il pesce trombetta ed il cavalluccio marino. Il corpo è spesso corazzato da placche ossee. Pesci tutti marini e di piccole dimensioni.

Lampridiformi: sono questi dei pesci dai più vari aspetti quasi sempre molto strani, pesce re, pesce nastro, che hanno in comune diverse caratteristiche, fra le quali la forma, la struttura della bocca, la posizione delle pinne.

Zeiformi: tutte specie marine, soltanto quattro italiane, che hanno in comune la forma del corpo, alto e compresso, la forma della bocca, e le pinne che cominciano ad avere i raggi spiniformi, preludendo le norme Ordine dei Perciformi. Fanno parte di quest'Ordine il pesce san pietro ed il pesce cinghiale.

Perciformi: è questo l'Ordine che comprende il maggior numero di pesci esistenti. La caratteristica è quella di avere alcuni raggi delle pinne spiniformi. Per questo carattere vengono anche detti Attinotterigi. Altri Ordino come i già visti zeiformi hanno raggi spinosi, ma in questi esistono altri caratteri anatomici che impongono la loro separazione dai Perciformi. Più di una quarantina di famiglie fanno capo a qust' Ordine, ed un numero molto grande di specie, quasi tutte di acqua salata; ma non mancano rappresentanti di acqua dolce, come il persico trota e la sandra.
Fra i pesci di acqua salata si va dal cefalo all'orata, dal tordo al tonno, dalle bovose alla boga. In tutto il mondo appartenenti a quest'Ordine sono quasi ottomila specie.

Scorpeniformi: pur avendo alcuni raggi spinosi si distinguono dai perciformi per la forma della guancia, detta anche guancia corazzata, in quanto il secondo osso sottorbitale è unito al preopercolo. Appartengono a quest'Ordine i ben noti scorfani e capponi e le comunissime gallinelle. Esiste anche un rappresentante di acqua dolce ed è lo scazzone.

Dattilotteriformi: qui il capo è protetto da una grossa corazza e per questo sono stati in passato accomunati all'Ordine precedente. Marcate differenza anatomiche impongono che venga definito l'Ordine nella sua completa separazione. unico appartenente a detto Ordine presente nelle acque italiane è il dattilottero, detto anche pesce civetta.

Echeneididiformi: al di sopra del capo è presente un grande organo adesivo di forma ellittica. Gli appartenenti a quest'Ordine sono le famose remore, rappresentate nelle acque italiane da tre famiglie e cinque specie.

Pleuronettiformi: il corpo è molto compresso e negli adulti entrambi gli occhi si trovano su uno solo dei fianchi; detti anche pesci piatti, gli appartenenti a quest'Ordine sono le sogliole, i rombi e le passere. Nei nostri mari esistono circa una ventina di specie facenti capo ad i Pleuronettiformi.

Tetraodontiformi: sono questi i meglio noti pesce palla, pesce luna, pesce balestra; mancano sempre squame normali, e la pelle è protetta da spine o da placche ossee più o meno gradi. Pesci essenzialmente marini, preferiscono i mari più temperati.

Gobiesociformi: in questo caso un organo adesivo è presente per tutta la vita ma questo è in posizione ventrale. Le pinne ventrali sono in posizione giugulare con quattro raggi molli. Fra i pesci italiani rappresentanti forse l'unico noto comunemente è il drafinetto.

Batracoidiformi: l'unico esemplare che appartiene al Mediterraneo da noi molto raro.

Lofiiformi: sono sempre assenti vere squame; le pinne pettorali, molto caratteristiche, sono sostenute da un pedunculo di varia lunghezza. I primi raggi della dorsale anteriore sono modificati e vanno a costituire i filamenti pescatori, dei quali i pesci appartenenti a quest'Ordine si servono per attrarre le prede. Le due specie presenti nelle acque italiane sono ambedue note col nome di rana pescatrice.